sabato 15 settembre 2007

Bryophyllum



Bryophyllum è una famiglia delle Crassulacee affine alle Kalanchoe, queste ultime più conosciute e presenti in quasi tutte le case. In particolare la differenza sta nei fiori penduli rispetto quelli eretti delle kalanchoe, e nel fatto particolare che si riproducono soprattutto tramite le foglie, tanto da diventare quasi infestanti. Le foglie producono ai lati tante piccole piantine, anche se la prolificità varia da specie a specie. Le mie sono gastonii-bonnieri, verde scuro macchiettate, con foglia carnosa che produce alcune gemme solo raggiunte buone dimensioni, e poi pinnatum, che non fanno molte gemme ma hanno foglie che si staccano facilmente e una volta a terra danno vita a numerose figlie. In Amazzonia dove ho prelevato alcune foglie, l'indigeno Secoya ne aveva un praticello pieno. Le usano per l'ulcera, per le ferite (proprietà antimicrobiche confermate in laboratorio), ed il succo si può usare come collirio in caso di occhi infiammati o congiuntiviti. Nelle città dell'America latina vengono chiamate "dulcamara" e troppo spesso le si confonde con la Solanum dulcamara, pianta del tutto differente. Il guaio sta che le vengono attribuite forte proprietà anticangerogene proprie della seconda, mentre in realtà gli studi dicono essere immunodepressiva-immunomodulante, e quindi migliore per allergie e malattie autoimmuni, come celiachia e irritazioni al colon.

2 commenti:

Elisa ha detto...

Ciao! Mi chiamo Elisa, poco tempo ho comprato una piantina della cosiddetta "dulcamara", una piantina tropicale appunto. Pensavo che bastasse poca acqua e un ambiente caldo per mantenerla rigogliosa, ma a quanto pare non è così perché sta degenerando. Sai darmi qualche consiglio per prendermene cura e farla tornare in forma?

jack ha detto...

ciao Elisa, sai che specie è il tuo Bryophyllum? assomiglia a qualcuno delle foto? La regola generale in inverno per le succulente è tenerle in un posto fresco e luminoso (cmq sopra i 10ºC), lontano dai radiatori, e dare poca o niente acqua. Se vivi al sud magari avrai meno problemi ed incluso potresti lasciarle fuori per più tempo. Il gastonii-bonnieri soffre di piú il freddo perchè piú succoso.
In primavera puoi abituarle pian piano alla luce del sole affinché non si scottino. Io le ho viste crescere a pieno sole e anche sotto gli alberi in mezz'ombra, cmq cerca di vedere come reagisce la pianta alle due condizioni. Se stando al sole qualche giorno le foglie diventano rossastre allora vuol dire che devi metterla in mezz'ombra. Magari è cresciuta in serra e non è abituata ancora alla luce diretta.
Tieni conto che sulle ande e nell'amazzonia puó piovere anche tutti i giorni, quindi puoi annaffiarle spesso da maggio a settembre/ottobre. Usa una terra buona, sciolta e ben drenante, magari con l'aggiunta di perlite per tenere areate le radici.
Se vedi che nonostante tutto la pianta continua a degenerare puó essere qualche parassita, come la cocciniglia radicale. Cmq per sicurezza stacca una foglia sana e usala per farne una talea, ti cresceranno nuove piante sane e robuste. Per tenere lontani eventuali parassiti, puoi annaffiare le piante e vaporizzare sulle foglie con uno spruzzino, dell'olio di neem emulsionato, è totalmente biologico e funziona abbastanza bene, anche se il pericolo maggiore per i Bryophyllum sono i marciumi invernali quando non si seguono le norme basiche sopra descritte.
Se hai altri dubbi fammi sapere. Ciao, Jack