mercoledì 3 ottobre 2007

Le piante sacre in Ecuador










Il fiore è quello di una Datura arborea, ed è una pianta sacra quasi proibita, nel senso che può essere ingerita solo da sciamani particolarmente forti. Infatti è molto molto pericolosa, può portare al coma e alla morte, cosa non rara in Ecuador, dove spesso ho sentito di gente rapinata e rimasta in coma per aver bevuto un drink adulterato con la pianta, offerto gentilmente dal ladro. Poi la pianta verde è la Psychotria viridis, contenente DMT e il cui uso è molto diffuso in Amazzonia. I Secoya la chiamano Uhì-Yahè, per distinguerla dallo Yahè vero e proprio, cioè l'ayahuasca. Il cactus è un san pedro nell'orto di una erborista-farmacista andina. Questo cactus si usa per problemi di calcoli, problemi al fegato, per "depurare" il sangue nonchè per la divinazione e i riti pagani, ovviamente il tutto a dosi differenti. I tronchetti sono l'Ayahuasca (Banisteriopsis), che poi vedete cucinare nel calderone da streghe, e l'indigeno è uno Tzachila, e in lingua locale la chiamano Napè. E' una rampicante e per fare un confronto dovete immaginarvi una sorta di glicine senza fiori. Anche questa pianta viene usata per malattie gravi e degenerative, e viene venduta in tutti i mercati, dove ci sono sempre signore erboriste che vendono ogni sorta di pianta, compresi i rami di san pedro.

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